Il Wing Tzun è un’arte marziale cinese, concepita dalla monaca buddista Ng Mui intorno alla seconda metà del XVII secolo, dopo essere sfuggita alla distruzione del monastero Shaolin assieme ad altri monaci.

L’intento era quello di creare un’arte marziale che potesse essere usata con efficacia contro avversari più forti, per questo motivo il Wing Tzun presenta delle tecniche che permettono di affrontare l’avversario sfruttando la sua forza a proprio vantaggio.

Nel susseguirsi dei secoli l’arte marziale è stata aggiornata e migliorata risultando ancora più potente.

Il WT EBMAS è il sistema di insegnamento del Wing Tzun, da parte del Dai-Sifu Emin Boztepe.

E’ basato su concetti geometrici e scientifici, nel pieno rispetto della tradizione.

E’ una arte marziale e non uno sport , adatto a tutti e può essere utilizzato con efficacia da chiunque per difendersi.

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Principi del Wing Tzun

La morbidezza e la cedevolezza sono qualità essenziali nella pratica delle arti marziali. Non bisogna infatti opporsi alla forza dell’avversario, ma bisogna utilizzare la sua forza per batterlo. Il morbido supera il duro, ma morbidezza non significa debolezza, bensì elasticità ecco perché nel Wing Tzun si seguono i principi di combattimento e di forza:

Principi di combattimento

  • Se la strada è libera avanzare e colpire
  • Se la strada è chiusa fermarsi e “appiccicarsi” all’avversario
  • Se l’avversario avanza cedere
  • Se l’avversario indietreggia seguirlo mantenendo il contatto

 

Principi di forza

  • Liberati della tua forza
  • Liberati della forza dell’avversario
  • Usa la forza dell’avversario
  • Somma la tua forza alla forza dell’avversario

 

 

 

Latosa Weapon System (Escrima)

Scoperta in seguito alle conquiste coloniali dagli spagnoli che arrivati nelle Filippine, trovarono le tribù locali che utilizzavano delle armi tradizionali per difendere il territorio.
L’Escrima conserva la sua anima guerriera utilizzando delle tecniche dirette ed efficaci fin da subito, proprio per questa ragione questa arte marziale mette da immediatamente il praticante a contatto con le armi, in particolare all’inizio, con i bastoni, per poi passare dopo un po’ di pratica, a quelle da taglio.
Il sistema comprende anche una parte di difesa a mani nude dalle armi, che deriva dallo studio di quella con le armi.
La filosofia su cui si basa il Latosa Escrima è molto semplice: il tutto è più grande della somma delle sue parti. Per esempio, una tecnica non funziona da sola se non combinata con i concetti di equilibrio, potenza, velocità, transizione, focus, tempo e distanza. Quando si combinano questi elementi, il risultato finale è molto più efficace di quello che sarebbe normalmente la singola tecnica.

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Il Gran Master Renè Latosa, a capo del sistema, è l’esponente di spicco di una lunga tradizione famigliare di “Escrimadores” ed è uno dei principali divulgatori e promotori di quest’arte marziale nel mondo.