A prima vista l’Aikido si presenta come un metodo di ricerca dell’equilibrio fisico e psichico mediante la pratica controllata di antiche tecniche di derivazione marziale, finalizzate alla neutralizzazione, mediante bloccaggi, leve articolari e proiezioni, di uno o più aggressori disarmati o armati. Sintesi ed evoluzione di antiche tecniche mutuate dal Jujutsu classico, dal Kenjutsu (la tecnica della spada) e dal Jojutsu (la tecnica del bastone), l’Aikido trova la propria originalità ed efficacia in una serie di movimenti basati sul principio della rotazione sferica.
Le tecniche dell’Aikido si fondano e si sviluppano infatti prevalentemente su un movimento circolare il cui perno è colui che si difende. In tal modo si stabilizza il proprio baricentro e si decentra quello dell’avversario attirandolo nella propria orbita per sfruttare a proprio vantaggio l’energia prodotta dall’azione aggressiva fino a neutralizzarla.
Il metodo di pratica dell’Aikido non prevede la competizione, al contrario, la pratica deve essere collaborativa.
Questo metodo, che a prima vista si discosta dai metodi delle altre forme di Budo, è mutuato dalla modalità di allenamento delle arti tradizionali antiche attraverso il quale è possibile sviluppare un tipo di pratica che permetta di affinare il controllo dei sensi al fine di sviluppare il principio de “L’animo che non si confronta”, concetto fondamentale nel Budo giapponese.

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Aikido per bambini/e

L’Aikido è un’arte marziale moderna che si caratterizza per movimenti circolari, fisiologici ed assolutamente non traumatici, per questo è particolarmente indicata per lo sviluppo psicofisico dei bambini e degli adolescenti. Una parte importante della lezione, soprattutto dei bambini più piccoli, è lasciata al gioco, che non è mai fine a se stesso, ma è sempre finalizzato all’apprendimento di uno schema motorio.
Gli esercizi si eseguono a coppie o in gruppo, in un’atmosfera rilassata e giocosa, sotto la guida dell’insegnante. Questo tipo di pratica favorisce particolarmente la socialità.
Tramite la pratica vengono stimolate l’attenzione, le capacità motorie, di coordinazione e di percezione del proprio corpo nello spazio.
Nell’Aikido non esiste la competizione, per questo motivo si sviluppa particolarmente lo spirito collaborativo, i bambini sono stimolati ad aiutarsi a vicenda.
Viene data grande importanza all’etichetta e al rispetto delle regole.
Una lezione di Aikido dura un’ora, i bambini imparano i movimenti di base di spostamento sul tatami, le cadute e le tecniche di proiezione e di immobilizzazione.


Insegnante Corso:
Watanabe Koji, 4° dan Aikikai d’Italia e Aikikai Honbu DojoNato a Tokyo, si trasferisce in Italia con la famiglia. Fin da bambino pratica Judo e dopo vent’anni di studio, inizia la pratica dell’Aikido presso l’Aikido Renbukai di Pesaro con il M° Roberto Foglietta (6° dan Aikikai Honbu Dojo e Aikikai d’Italia). Tramite il M° Foglietta conosce il M° Fujimoto Yoji (8° dan Shihan Aikikai Honbu Dojo, Vice Direttore Tecnico Aikikai d’Italia) e comincia a seguire la sua scuola.
Viene presentato dal M° Fujimoto al M° Tada Hiroshi (9° dan Shihan Aikikai Honbu Dojo, Direttore Tecnico Aikikai d’Italia) e successivamente al M° Osawa Hayato (7° dan Shihan Aikikai Honbu Dojo, Insegnante presso l’Aikikai Honbu Dojo di Tokyo) e inizia ad accompagnarli come praticante e come interprete durante la loro permanenza in Italia.
In Giappone approfondisce lo studio dell’Aikido presso la Scuola Centrale dell’Aikikai (Aikikai Honbu Dojo) e i dojo del M° Tada.
Pratica inoltre spada tradizionale giapponese stile Onoha Ittoryu seguendo gli insegnamenti del 18° Caposcuola Yabuki Yuji del Reigakudo di Tokyo.